Oggi è stato presentato il XXXI Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes che, se da un lato evidenzia segnali di ripresa di alcuni indicatori se confrontati con gli stessi pre-pandemia, dall’altro presenta criticità importanti che coinvolgono la popolazione di origine straniera in Italia.
Tra i segnali positivi si segnala che la popolazione straniera regolarmente residente in Italia è aumentata, così come l’accoglimento delle richieste di cittadinanza. L’età media più bassa e la maggiore presenza di under 18 (20% della popolazione) fa riflettere sullo sforzo che andrebbe fatto per valorizzare il potenziale che rappresentano i ragazzi di origine straniera e questa attenzione andrebbe principalmente concentrata sulla scuola.
Dall’altra parte però preoccupa l’aumento dei minori stranieri non accompagnati e la maggiore esposizione dei ragazzi stranieri all’abbandono scolastico.
Desta preoccupazione, inoltre, la precarizzazione del lavoro per la popolazione straniera e l’etnicizzazione delle relazioni di lavoro dovuta alla maggiore disponibilità del lavoratore straniero a ricoprire lavori manuali non qualificati e malpagati. Le persone migranti sono inoltre sovra-rappresentate nelle carceri italiane e sono più spesso vittime di reati. Sono quelle che hanno più sofferto della crisi pandemica in quanto hanno avuto un accesso difficoltoso a tutele sanitarie e a percorsi di prevenzione.
Il contesto internazionale vede un aumento del numero di persone costrette a vivere al di fuori del paese di origine ed un acuirsi del rischio alimentare come conseguenza del protrarsi di numerosi conflitti e situazioni di crisi, nonché della crisi pandemica.