“Le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente”. Queste le prime parole che leggiamo nella premessa al quarto rapporto AMREF, a cura dell’Osservatorio di Pavia, “L’Africa mediata 2023 – Innovativa e all’avanguardia. L’Africa che non si racconta (o si racconta troppo poco)”. Il dossier ci da una visione interessante del rapporto tra i media tradizionali italiani, stampa e televisione, e la narrazione del continente africano e fa emergere sia la scarsa attenzione data alle vicende africane, sia quanto ci sia bisogno di approfondire per non cadere nella trappola dei luoghi comuni. Spesso le notizie sottolineano le difficoltà dei paesi africani senza fare cenno alle strategie e alle buone pratiche che le popolazioni locali cercano di mettere in campo per superarle. Si parla di Africa spesso in relazione a una qualche emergenza oppure all’impatto e alle ripercussioni che può avere una crisi africana sui paesi occidentali. Si parla poco di Africa trascurando i molti “conflitti dimenticati”. La ricchezza presente nelle diversità delle varie realtà locali di un continente complesso e vivace culturalmente viene raccontata poco e con pochi approfondimenti.
Il report ci fa dunque riflettere sulla necessità di cercare di raccontare un continente in continuo mutamento, con uno sguardo libero da stereotipi che cerchi il riconoscimento e la valorizzazione delle specificità geografiche e culturali, senza trascurare il potenziale dinamico e innovativo sui temi economici, ambientali e sociali, dando voce ai protagonisti africani e infrangendo definitivamente l’immagine di un “continente senza speranza”.
Qui puoi scaricare il dossier: “L’Africa mediata 2023”